Domenica 27 novembre.
Dopo quasi venti giorni lontano dal
Softair, l’aria che respiro al mio risveglio è piena di carica… finalmente si
torna a giocare, si torna in mezzo a tanti amici!
Quella di oggi è anche una giornata particolare, siamo stati
invitati dai nostri amici Rainbow di Aprilia per una giocata sul loro campo. Un
modo per rafforzare il legame che è nato tra noi Patriot e questi ragazzi
fantastici conosciuti durante l’Operazione AD MAIORA della scorsa “Brassard”.
L’attrezzatura è pronta… colazione veloce (la prima) e sono
subito in macchina! Siamo in quattro…. c’è anche Snake, Spooky e Murdoch
assieme a me. Facce ancora un po’ assonnate, ma espressioni sorridenti… tutti
sappiamo che anche quella di oggi sarà una giornata da ricordare.
Con il resto del gruppo ci vediamo presso un distributore di
carburante sulla via Pontina; i saluti sono, come sempre, calorosissimi… i Patriot,
prima di essere un gruppo di softgunner, è soprattutto un gruppo di amici.
Qualcuno approfitta per mangiare qualcosa… meglio mettere nello stomaco quante
più energie possibili, la giornata sarà lunga! Anche io non mi tiro indietro…
seconda colazione.
Arriviamo al punto di ritrovo stabilito… alcuni Rainbow sono
già lì ad aspettarci. Il primo che vediamo è Foja, un veterano! Piccolo e
piazzato… si porta dietro di tutto. La sua combinazione standard è composta dal
almeno tre fucili… per meno non si muove proprio da casa.
Pochi istanti dopo riconosciamo Time… come non vederlo? Un bestione di 125 Kili, immenso! La sua
stazza è proporzionale alla sua bravura e simpatia… con lui è impossibile non ridere
di gusto!
Poi arriva anche Osso, il presidente dei Rainbow. Bravo
ragazzo Oscar… è lui che, da qualche tempo, ci dà una mano quando i nostri
fucili non vanno… si inceppano, si rompono. Ha le mani d’oro, aggiusta tutto! E,
se volete, si inventa anche modifiche e customizzazioni fantastiche….
Ci dirigiamo verso il “teatro” delle nostre operazioni: è
una vecchia cava abbandonata che i Rainbow hanno attrezzato ad arte. Trincee,
piccoli bunker… ripari e sacchetti di sabbia sono disseminati su gran parte
della superficie. Su una collinetta poco sopra la cava c’è anche una casa in
costruzione ora abbandonata… già pregustiamo qualche ingaggio da organizzare
intorno alla costruzione, ci viene l’acquolina in bocca!
Non siamo abituati a muoverci su un terreno così vasto e “aperto”…
il nostro campo abituale è una zona abbastanza boscosa che offre molti ripari a
chi li sà trovare. Qui a casa dei Rainbow ci sentiamo, inizialmente, un po’ “nudi”…
ma nessuno si tira indietro.
Foja, per questa giornata, sarà con noi… sarà il nostro capo
plotone. Giusto il tempo di un piccolo briefing e l’azione è già partita:
dobbiamo snidare delle postazioni ben
difese da armi di supporto per penetrare in una zona della cava dove è piazzato
un ordigno esplosivo. La bomba deve essere disinnescata entro un tempo limite…
altrimenti… BOOOOOM!
L’andamento del terreno è bellissimo: sulla destra il
costone scavato della cava funge da confine. Sulla sinistra mucchi di terra di
riporto oramai ricoperti di vegetazione delimitano l’altro versante. Al centro
una piccola spianata che si sviluppa molto in lunghezza… in fondo alla valletta,
la bomba.
Noi Patriot decidiamo di salire sopra i mucchi di terra per
godere di una posizione rialzata e strategicamente più vantaggiosa; i “nemici”
già ci aspettano… spuntano fuori da un cumulo già dopo pochi metri. Il nostro
numero supera di gran lunga quello dello sparuto gruppetto che ci è venuto a
contrastare… nel giro di pochi secondi i primi “morti” rimangono già a terra.
Io, Dredd e Lipton ci defiliamo ancora di più sulla sinistra…
vedo Spooky, Murdoch e Snake che proseguono verso il centro. A coprire il
fianco destro ci pensano Zed, Joker e Padrino… con loro anche il fuoco di
supporto di una Minimi imbracciata da Wolf.
Ora arriva il bello… perché ci avviciniamo alle postazioni
meglio difese. Io e Zed ci ritroviamo in avanguardia… ci vedono e cominciamo a
sentire una pioggia di pallini che ci fischiano intorno. Ci ripariamo dietro ad
un bandone.. abbiamo assolutamente bisogno di copertura per avanzare ancora e
tentare di discendere il fianco della collinetta per spostarci verso l’OBJ.
Inizio a gridare “Wolf, piazza qua quella Minimi e non gli dare tregua!!!” –
nel giro di pochi secondi Wolf si attesta sul nostro punto… un attimo dopo
Joker, che gli fa da gregario e protegge il mitragliere, arriva anche lui
correndo basso sulle gambe.
Wolf sfrutta a pieno il ROF della sua arma di supporto… le
raffiche sono lunghe, i pallini che spara sono tantissimi. Zed decide di
rimanere sul punto per fornirmi ulteriore fuoco di sbarramento… io mi preparo
per raggiungere il più velocemente possibile il punto più estremo della
collinetta. Sembra tutto libero… quelli che ci hanno bersagliato fino a pochi
minuti prima sono, adesso, distratti dalla Minimi di Wolf… difficile tirare
fuori la testa dalle barricate quando i pallini ti suonano vicino come un “tamburello”.
Mi giro e mi ritrovo vicino Lipton… basta uno sguardo per
capirci, il “salto” verso il versante della collina lo faremo insieme. E allora
partiamo con una gran corsa e ci buttiamo sotto a un dosso… per ora siamo
riparati; di fronte a noi vediamo una piccola macchia di vegetazione…
mimetizzazione ideale per qualche nemico che aspetta, paziente, qualcuno di noi
che si affacci dalle siepi. E così è, infatti… non facciamo in tempo ad alzare
la testa che già ci hanno visto. Ci stavano già aspettando… avevano sentito i
nostri passi pesanti avvicinarsi.
C’è poco da fare… il tempo passa e ci rimane poco margine
per fermare il timer che farà esplodere la bomba. Zed ci dice: “ragazzi forzai,
fra poco esplode!!”… non possiamo far altro che muoverci. Vediamo una quercia
con un tronco abbastanza grande da poterci riparare… se la raggiungessimo
potremmo avere un ottimo punto defilato da cui sparare e permettere a qualche
altro compagno di venirci a dare una mano.
Non ci pensiamo troppo… scattiamo di corsa con tutto il peso
dell’attrezzatura. Lipton di lì a poco si ferma… è stato colpito. Io faccio
solo pochi passi in più ma poi un pallino mi prende dritto sulla coscia… anche
io sono fuori.La bomba esplode…
Quel primo game non siamo riusciti a vincerlo ma, durante la
giornata, abbiamo avuto modo di rifarci più di una volta. Tante soddisfazioni,
tanta fatica e tanto divertimento… ma, soprattutto, un’altra occasione per
condividere tutto questo con dei ragazzi eccezionali.
Grazie Rainbow, ci vediamo alla prossima!