mercoledì 18 gennaio 2012

Softair e presidio delle periferie...


Scrivo questo, come mi capita di tanto in tanto, a titolo personale.

Ritengo sia in parte attinente al nostro oggetto sociale infatti, in parte meno...

Vorrei fare un discorso sul "territorio", che credo sia valido non solo localmente, ma, più in generale per l'intero paese.
Più opportunamente, direi, che sia un discorso sulle zone periferiche delle grandi città...


Il concetto di fondo di cui vorrei parlare, è che la gente, non vive più il proprio territorio; non, almeno, come si faceva fino a qualche anno fa.
E' un tema che ho genericamente, ed anche lungamente, dibattutto in passato (La mia prima frontiera).

Se le persone corrono, lo fanno quando fanno sport, e se camminano, parimenti, lo fanno sempre nei soliti posti; il centro, una pista ciclabile, una zona nota ai più...
I luoghi deputati alla vita sociale, insomma, mi sembrano sempre più ridotti entro un preciso, e sempre più limitato, spettro di possibilità.

Ci si sposta dal luogo dove si vive, al luogo dove si lavora, si frequentano le palestre, i bar, i luoghi di ritrovo; ma nelle periferie e nelle campagne, che succede ?!


Il territorio, non è vissuto profondamente e di continuo come era una volta; e non parlo di mille anni fa, ma di uno o due decenni fa, o poco più...
Da ragazzino, come da link sopra, amavo girovagare con sgangherate bicilette; non ero il solo, io, quello a voler girovagare ed esplorare e, lungo il percorso, si trovavano tante piccole e grandi meraviglie.
Niente che possa stupire un ragazzino di oggi, sia chiaro; parlo solo di casolari abbandonati, di innumerevoli orti ben curati, di grotte e fenomeni carsici, di dirupi e viste gradevoli, di panorami e di tramonti, di tutto un mondo a parte, quasi, a due passi da casa...


Oggi, fattisi ancor più rari i casolari abbandonati, le strade ci si presentano molto più trafficate e pericolose, aggiungerei. Nessun genitore dabbene, dormirebbe sonni tranquilli, sapendo che i figli, escono in bicicletta per andare sulla strada di periferia, per intenderci.

Il territorio adiacente le zone urbanizzate, insomma, a parte i soliti luoghi dove si svolgono abitualmente attività sportive, appaiono notevolmente meno trafficati e, in definitiva, vissuti.

Ci si sfreccia intorno, o dentro, si corre sulle strade; ma è raro fermarsi, scendere e vivere un prato, un luogo anonimo, come mi capitava da piccolo, anche a spasso con mio padre...
Parlo di periferie, campagne e boschi, naturalmente; non parlo di parchi cittadini !


Ed ecco che qui, tiro in ballo il Softair, in una delle sue tante declinazioni poco note, anzi, direi per nulla mai individuate; il PRESIDIO DEL TERRITORIO.

Un recente fattaccio di cronaca, mi ha ricordato questa particolare riflessione che spesso mi si pone. L'omicio terribile di Torpignattara; giunto alle cronache nazionali, soprattutto perchè il crimine ha colpito anche un piccolo ed innocente bambino...
Ora, uno dei presunti killer, è stato ritrovato senza vita, da un team di Softair, in uno sperduto casolare e dopo pochi giorni dal fattaccio.

CHI mai sarebbe andato a cercare proprio in quel posto ?! Ebbene, ecco un valore secondario ed aggiunto sul quale spesso rifletto, che è proprio del Softair; il presidio del territorio, di quello soprattutto che nessuno vive più...
Un valore, sul quale i comuni dovrebbero riflettere con attenzione, quando una ASD si accosta alle istituzioni per chiedere qualcosa...

Qua siamo ancora al pregiudizio totale, ci sono moltissimi casi, meno al nord, di aprioristici atteggiamenti di repulsione, verso la nostra disciplina sportiva... Talvolta, noi stessi abbiamo paura di chiedere, per il terrore di subire dinieghi e la fatica immensa di dover far capire, a chi capire, proprio non vuole...
Questo pregiudizio, è ovviamente riscontrabile solo e soltanto nelle persone che non hanno mai avuto niente a che fare con un vero team; un pregiudizio senza approfondimenti di sorta, insomma, dogmatico e stupido, come ogni buon pregiudizio è.

Vedi pure la disinformazione dei giornalisti, che, in più di un articolo, hanno dovuto specificare che il Softair, consiste in una attività di simulazione dove ci si spara proiettili di vernice...
Uno svarione che, comunque, non riguarda tutti, e nel contesto, di sicuro, risulta risibile questione, se accostata all'orrore del crimine raccontato...


Il tema, comunque, non è l'ignoranza dei più verso il nostro Sport, quanto il presidio del territorio; e questa mi sembra una funzione che spessissimo, i team più seri hanno svolto.

Non solo, come è avvenuto in questo caso, con la pronta e tempestiva comunicazione con le autorità di pubblica sicurezza, ma anche in moltissimi altri casi nei quali, i team, hanno rinvenuto discariche abusive, depositi di rifiuti speciali (in molti casi ethernit), casi di bracconaggio e quant'altro.

Non cito tutti gli articoli ed i relativi link, sono troppi, e la loro cronaca è sempre affidata a piccole testate locali, dove paradossalmente, il Softair, è il Softair (se non altro).

Ciò che spero, è che si attivi al più presto, una riflessione su quanto le ASD che si occupano di Softair, potrebbero fare sul territorio, a livello di presidio e segnalazione, a chi di competenza, delle varie notizie di reato cui talvolta si incappa...

Signori, non parlo ovviamente di ronde; non ci provate nemmeno a pensarlo...
Questa funzione secondaria dei Sofgunners, io la individuo solo per il fatto che nelle zone isolate, c'è pochissima presenza di persone, null'altro !!!
E' dovere preciso, di OGNI CITTADINO, comunicare tempestivamente, qualsiasi notizia di reato che si compia, si sia compiuta o che si prospetti, anche in futuro. Rilevo solo che nelle nostre periferie, abitate oramai solo da coraggiosi ed anziani contadini, e da taluni gruppi di sbandati, se ci sono pochissimi cittadini in circolazione, è logico, che siano quei pochi, spesso gli unici, a poter comunicare questi o altri accadimenti delittuosi o relativi a odiosi reati ambientali...
Inoltre, la tutela ambientale, è spesso inserita nei nostri statuti; giustamente, ci piace giocare in luoghi puliti e non contaminati da zozzerie provenienti da chissà quale fabbrica...

E comunque, quanto dico, relativamente a questa funzione di presidio, è già un fatto, testimoniato dalla cronaca, che già ci riporta di decine di casi e di questa funzione secondaria, che svolgiamo oramai da anni, come ASD dedite al Softair, con silenzioso, civico, senso del dovere.


E dalla periferia, per ora, questo è quanto volevo dire.
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